Chiara Carolei

Chiara Carolei

Da un punto di vista prettamente astrale è un Saggitario d.o.c.. Il Sagittario infatti, assicurano i manuali di astrologia, è il viaggiatore per antonomasia. Merito degli zoccoli? Lei dice di inciampare sempre, anche dalle ciabatte, ma se le proponete un viaggio sappiate che vi sta già aspettando in aeroporto.
Chi è Chiara?
Un’anima in pena, per farla breve. Non sono mai riuscita a dedicarmi a una sola professione, da ragazza mentre studiavo facevo la barista la sera in un pub e di giorno la guida turistica. Ho lavorato in una galleria d’arte e nel frattempo iniziavo la mia professione giornalistica in un settimanale di cronaca.
Oggi continuo a scrivere (troppo), ma la cronaca l’ho abbandonata: è roba per gente con lo stomaco forte! Nel 2011 ho trasformato la mia passione per la fotografia in una professione e nel 2014 ho aperto un blog di viaggi. Ci sarebbe anche altro, ma poi mi viene mal di testa se racconto tutto.
Ci parli del tuo blog e del tuo lavoro di fotografa di matrimoni?
Il mio blog si chiama “Con un viaggio nella testa” ed è andato on line il 1° settembre 2014, tardi rispetto alla nascita dei primi grandi blog, ma non sono mai stata una pioniera, ho sempre creduto troppo poco in me stessa.
A un certo punto ho pensato fosse semplicemente naturale farlo. Viaggio da quando ho sei mesi e posso dire in tutta sicurezza che viaggiare è l’unica cosa alla quale non potrei mai rinunciare per nulla al mondo.
Da una parte il blog è la mia scatola nella quale custodisco gli appunti di viaggio, dall’altra è una piattaforma potentissima grazie alla quale ogni giorno mi misuro con il web. Che significa persone che mi scrivono, ma anche Google Analytics, SEO, programmazione dei contenuti, corsi, formazione… insomma, una bellissima sfida che più si fa difficile e più mi appassiona.
Non nascondo che più volte ho pensato “mollo tutto”, dietro al blog c’è una quantità di lavoro inimmaginabile, soprattutto nel momento in cui si decide che deve essere uno strumento professionale. Esattamente come ogni altro lavoro, ha scadenze, urgenze, emergenze… con l’aggravante di essere completamente soli (o almeno, questo è il mio caso).
Oggi sono felice di non avere mollato e vedere crescere qualcosa che è partito con un post qualunque, mi dà la carica per affrontare nuove nottate insonni!
Collaborare con enti del turismo, alberghi, tour operator e ristoranti è molto stimolante e gratificante, ma non smetterò mai di viaggiare anche da sola.
Il mio lavoro di fotografa di matrimonio è iniziato per caso come praticamente ogni cosa della mia vita. Mi è sempre piaciuto fotografare, ho sempre avuto un buon occhio, ma fotografavo in maniera del tutto amatoriale. Così ho deciso di chiedere a un fotografo professionista di darmi qualche lezione. Casualmente lui era, ed è tuttora, uno dei più grandi fotografi matrimonialisti d’Italia, mi ha insegnato tantissimo dal punto di vista tecnico e umano e presto mi ha portata con lui sul campo. Insieme al mio compagno, che nel frattempo si era appassionato insieme a me, abbiamo deciso di buttarci in questa avventura che abbiamo battezzato “Moumou Photography”. Il mondo digitale ci ha permesso di provarci con “poco”, e quello che abbiamo fatto ogni tanto sembra incredibile anche a me!
Ci siamo “specializzati” in destination wedding, ovvero matrimoni di persone che vengono a sposarsi in Italia dall’estero.
E per me è un’ulteriore scusa per viaggiare, perché normalmente si tratta dei laghi, della Toscana, di Venezia, della Costiera Amalfitana.
Lavorare in un giorno in cui le persone sono (solitamente!) molto felici è un gradissimo privilegio. Non nascondo che talvolta faccio fatica a ricordare che si tratti di lavoro!
Mettiamo caso che sia tu a sposarti, che scelta faresti per il menù?
La vedo dura, in ogni caso sono sicura che mangerei tutto! Per me non potrebbe mai mancare il risotto, che è il mio piatto preferito, quello che porterei con me sull’Arca di Noè se dovessi scegliere un solo piatto da salvare! Ma sarei preoccupatissima della cottura: fare un risotto al dente per un matrimonio credo sia davvero difficile. Vorrei una distesa di capesante, gamberi rossi crudi, pesce cucinato in qualsiasi modo, curdo o cotto Sulla torta non avrei dubbi: una Sacher gigante!