The River Saloon, il west sulle rive dell’Adda

The River Saloon, il west sulle rive dell’Adda

T-BONE STEAK, HAMBURGER DA MAN VS FOOD, MONTAGNE DI PATATINE. SEMBRA UN FILM DI JOHN FORD E INVECE SEI A LODI

Immerso nel verde della campagna lodigiana, il The River Saloon è uno dei locali cult, dove poter vivere appieno il mito della “frontiera americana”. Cuore e anima di questa bella realtà sono Mr. Aldo Binato milanese doc ma texano dalla testa ai piedi e Dario Tamisari che ha creduto fermamente in un sogno fino a realizzarlo. In comune una grande passione per il Texas, attenzione però, non stiamo parlando di un interesse generalista verso il mito del cowboy americano ma di una vera e propria passione per tutta la cultura americana, dalla musica, alle auto, dal cibo alle tradizioni fino ai cavalli. Durante l’intervista ho potuto costatare di persona quanta preparazione in materia hanno Aldo e Dario. Grazie a questa bellissima chiacchierata ho scoperto un mondo oltreoceano fatto di tradizioni, di rispetto per le proprie radici e di orgoglio nazionale.
Come preferisci essere chiamato?
Sul lavoro mi chiamano tutti Boss. Il mio soprannome invece è Bud (da Budweiser). Mi piacciono entrambi.
Da piccolo sognavi di?
Diventare un cowboy.
Se non fossi un ristoratore saresti?
Sarei sicuramente un rancher o un camionista.
Come inizia la tua giornata?
Per prima cosa controllo che al locale sia tutto in ordine. Poi mi dedico subito al barbeque. Controllo che tutto funzioni alla perfezione e che la cottura della carne sia perfetta. L’intera giornata ruota attorno al The River Saloon, al quale mi dedico anima e corpo.
Qual è il piatto che ti ricorda “casa”?
Sono molto legato al Texas. Per me “casa” è lì, quindi direi il Brisket, uno dei piatti tradizionali di questo stato.
Qual è il TUO piatto di battaglia?
L’Holy Trinity: un piatto a base di pulled pork, brisket e ribs
La più grande delusione che hai avuto a oggi nella tua professione e la più grande soddisfazione?
La più grande delusione risale a diversi anni fa quando ho aperto il mio primo locale. Si trattava, anche in quel caso, di un saloon. Situato in Val Staffora non è mai stato compreso e poco dopo ho dovuto vendere. La soddisfazione è il The River Saloon. Sono riuscito a creare un team fantastico, molto affiatato. La clientela è veramente vasta, non sono solo appassionati del mondo country ma tutti gli amanti della carne. Il locale è tra i primi posti in Italia proprio per l’offerta del bbq.
Un consiglio per i giovani
Vorrei dire ai giovani di tornare a godersi la vita reale, staccare la spina da internet e riscoprire le tradizioni e il piacere di stare con le persone “dal vivo”. Per chi si avvicina al mondo country dico di informarsi di più sulla cultura, su tutta la cultura, dal cibo, alla musica ai cavalli. Non cadere in stereotipi poco realistici.
Come ti vedi un domani?
Mi vedo ad allevare bestiame in Texas dove sicuramente avrò anche un ristorante. Vorrei poter guardare indietro ed essere soddisfatto della lunga strada percorsa, ma senza fermarmi. Vorrei continuare a lavorare con la stessa passione di oggi e riuscire a trasmettere il mio amore per la cultura americana attraverso il cibo.
Una persona che stimi?
Mio nonno Aldo, dal quale ho ereditato non solo il nome ma la passione per la ristorazione e mia madre Consiglia che professionalmente parlando, è la reincarnazione del nonno. Credo che la mia voglia di creare attraverso il cibo sia proprio una questione di geni. Un’altra persona che stimo è Dario, il mio socio, senza il quale non avrei potuto aprire il The River Saloon.
Fai un abbinamento tra un piatto e:
Una canzone
Brisket e “Texas Forever” di  Kevin Fowler. In Texas ci sono due religioni: il football e il bbq (tradizione per eccellenza). Quest’ultimo è veramente molto semplice da fare e anche i texani sono persone semplici e alla mano. Sono molto ospitali come la gente del sud ma meno espansivi come invece le persone del nord. Per me sono il giusto mix tra le due. Il filone della musica country texana si rivolge alle radici della loro cultura e questo piatto è giustappunto alla base della loro cucina.
Un film
L’abbinamento perfetto per me è l’hamburger e “Otto secondi di gloria”, il film biografico incentrato sulla vita dell’eroe statunitense Lane Frost, il celebre campione del rodeo. Il tempo in cui un bull rider monta un  toro è lo stesso che un americano impiega per fare un hamburger.
Un Libro
La Bibbia e l’Holy Trinity. L’abbinamento è abbastanza ovvio: la Sacra Trinità. Inoltre, in Texas, è d’abitudine fare il barbeque dopo la messa.
Te stesso
Un mio grande difetto è mangiare veloce mi abbinerei a un buon cheese burger nonostante preferisca altri piatti.