Starbucks, il brand americano arriva a Bologna

Starbucks, il brand americano arriva a Bologna

In via D’Azeglio ha aperto il primo Starbucks di Bologna, la catena di caffè statunitense famosa in tutto il mondo. Essa ebbe origine a Seattle, con l’apertura di questa caffetteria ormai diventata internazionale. Il locale fu aperto da tre ragazzi che frequentarono l’Università di San Francisco: Jerry Baldwin, un insegnante di inglese, Zev Siegl, un insegnante di storia, e Gordon Bowker, uno scrittore.
Il suo nome trae origine da Starbuck, il primo ufficiale del romanzo Herman Melville Moby Dick.

Ma di cosa parla il romanzo?
Il personaggio principale di questo libro è Moby Dick, una balena bianca con un’insolita bianchezza – simbolo dell’inaccettabile indifferenza della natura nei confronti dell’uomo – che è presa come punto di riferimento da tutti i personaggi del racconto.
Inoltre, molti pensano che il logo di Starbucks rappresenti una sirena, creatura marina protagonista di numerose leggende.

Starbucks per la sostenibilità
Questa caffetteria è diventata nel tempo sempre più conosciuta, diventando un punto di ritrovo tra i ragazzi, soprattutto studenti.
Il successo di questa iniziativa è dovuto a centinaia di agricoltori che producono i prodotti destinati all’azienda. I metodi sono basati sul principio dell’ecosostenibilità, grazie alle pratiche di acquisto responsabile. In questo modo si aiuta a creare un clima più stabile per il nostro pianeta e si ottengono chicchi di qualità. Tutti i passaggi sono seguiti secondo un’etica trasparente; l’onestà è un grande valore per i professionisti di Starbucks. Tutto questo facilita anche il lavoro dei coltivatori che ambiscono ad un futuro migliore. Vengono adottate misure per gestire i rifiuti correttamente, proteggere la qualità dell’acqua, risparmiare acqua ed energia, preservare la biodiversità e ridurre l’utilizzo di prodotti agrochimici.
LA NUOVA SEDE
Fino a poco tempo fa Starbucks era sinonimo di gite in paesi stranieri, ma con la nuova apertura a Bologna è possibile visitare la multinazionale anche ai cittadini bolognesi. Saranno disponibili, oltre alla classica offerta di caffetteria, snack e dolci, partecipare anche a progetti per la promozione culturale ed iniziative sociali.
Al civico di 34 di Via D’Azeglio, dove un tempo si trovava l’ex libreria Mondadori, il nuovo Starbucks rientra tra le 16 deroghe al cosiddetto “regolamento Unesco” che ordina l’apertura di nuove attività commerciali nell’area, concesse dal sindaco di Bologna Lepore nel 2023. Il locale è caratterizzato da uno stile contemporaneo… i soffitti affrescati, i pavimenti eleganti. A disposizione per i clienti oltre 50 posti a sedere all’interno del negozio, con uno spazio tranquillo e attrezzato per gli smart workers o per chi vuole passare la sua pausa pranzo a leggere un bel libro. Il manager del brand è Vincenzo Catrambone, che afferma: non vogliamo insegnare niente a nessuno, ma ci presentiamo per offrire un’esperienza speciale ai bolognesi ed ai turisti”.
La cucina offre lievitati per la colazione, toast, panini, brownie, biscotti, torte, e tanti altri snack in perfetto stile Starbucks.
Questo progetto ha inizio dall’intento di creare 30 nuovi posti di lavoro, “con 30 ragazzi giovanissimi che oggi sono impiegati qui, in una via che è vetrina per la città” – come dichiara il sindaco Matteo Lepore – “Abbiamo voluto inserire alcuni giovani che avrebbero avuto difficoltà a trovare un posto di lavoro altrove”. Tra le iniziative abbiamo attività socio-pedagogiche da svolgere durante le colazioni e le merende.
Sarà possibile partecipare ai seminari e le masterclass dedicati alla filiera del caffè e alla sua sostenibilità, con degustazioni di caffè guidate ogni settimana. Un altro progetto è il Grounds For Your Garden , per ridurre gli sprechi regalando ai clienti sacchetti di fondi da utilizzare come fertilizzanti in giardino.