Avete voglia di provare qualcosa di diverso mantenendovi in forma? Amber è il posto perfetto! Qui potete viziarvi con il cibo più squisito, ma allo stesso tempo salutare.
La politica di questo locale è basata sul benessere ambientale e delle altre specie, ecco perché la Chef Cecilia Montano e il Sous Chef Nicolas Gambarelli si occupano personalmente di preparare piatti vegani e a Km Zero per favorire la rete di piccoli produttori locali. I prodotti sono freschi, per mantenere un impatto positivo sull’uomo e sull’ambiente. I professionisti, che si impegnano ogni giorno per garantire qualità e bontà, seguono un’etica «FROM FARM TO TABLE». Questa strategia è differente dalle altre per il suo sistema equo e rispettoso.
In questo modo si ottengono pietanze ricche di nutrienti e saporite. Inoltre, per chi è intollerante, è possibile ordinare piatti senza glutine.
Siete amanti di frullati proteici? Per iniziare bene la giornata non dovete perdervi i coloratissimi Smoothies. Potete godervi il delizioso Choco Loco e la sorpresa del Seasonal Roulette, la ricetta di quest’ultimo varia di giorno in giorno, per mantenere le proprietà degli ingredienti. Preparate anche con latte vegetale, potete assaporare queste fantastiche bevande, optando per una colazione energica o un pranzo fit.
Amber è innovazione, ma non si dimentica delle tradizioni.
Se volete passare un weekend in compagnia, tra i gelsomini in fiore, durante questa stagione dovete passare qui per il Brunch domenicale. I toast sono numerosissimi e farciti con ingredienti variegati, il pane e i biscotti sono fatti in casa. Se siete curiosi, potete anche scegliere la proposta del giorno.
In un posto così iconico ed instagrammabile non potevano mancare i party. Per le occasioni speciali, scopri come organizzare eventi privati immersi nel verde, puoi festeggiare qui la tua laurea o il tuo compleanno, con musica dal vivo e tanto divertimento. Se non riesci Amber organizza anche catering, saranno loro a venire da te!
Il ristorante è aperto per colazione, pranzo e cena, godetevi i vostri pasti in tranquillità durante la pausa. Il servizio Take Away vi permette di portare il vostro cibo preferito con voi per assaporarlo dove volete. In più, i contenitori sono completamente biodegradabili.
Tutto questo si trova in via Sibilla Aleramo a Modena.
Segui l’intervista…
A tavola con la Chef Cecilia ed il Sous Chef Nicolas
M: Come si svolge la vostra giornata tipo?
C: La nostra giornata inizia alle 10:00, orario in cui arrivano i fornitori, si organizza la giornata in base al programma giornaliero. A seguire, le colazioni ricche, dall’Avocado Toast alle Super Bowls. Lo yogurt è fatto da noi, con latte completamente privo di antibiotici. Tra l’altro, la start up è la prima a livello nazionale. Cerchiamo di dare il meglio, mettendoci in gioco anche con il pranzo. Il menù del giorno varia in base a cosa offrono il mercato e la stagione. Siamo una squadra piccola, la sera siamo sempre in tre, quindi la giornata è molto impegnativa.
N: La mia giornata inizia sempre alle 10:00. Mi dedico alla preparazione del pane, solitamente si inizia a preparare l’impasto prima, in modo da avere la possibilità di fare lievitare il pane senza che vada in conflitto con gli altri servizi. Dopo il pranzo si può iniziare a cuocere il pane, nelle giornate tranquille si finisce entro le 18:00. Oltre al pane, mi occupo anche del pesce. Se non si riesce a prepararlo di mattina, si passa al pomeriggio. La cena è la parte più impegnativa, avendo già tanto lavoro alle spalle e dovendo sempre offrire un servizio di ottimo livello. La parte più tranquilla, per me, è la pulizia a fine servizio.
M: Com’è nata l’idea di questo progetto?
C: Questo progetto nasce dall’intento di unire un insieme di persone con un fine comune, ovvero la sostenibilità. Ognuno, con le proprie qualità, ha contribuito a offrire cibo che doni benessere a mente e corpo a chi lo assaggia. Cerchiamo di donare benessere ma anche gioia, che può nascondersi anche in una piacevole serata con gli amici o una cena aziendale. Produrre con le nostre mani cibo sano e gustoso è una nostra responsabilità. Vogliamo che chi entri in questo posto vada via sentendosi meglio di prima.
N: Quando sono arrivato il piano era già stato messo in pratica, ma ho cercato di metterci qualcosa di mio, qualcosa che non sia mai stato visto prima. Infatti, non riusciamo a trovare referenze di spunto dei nostri piatti, cerchiamo di essere irripetibili.
C: Quando si concretizza l’idea e si arriva all’assaggio la sensazione è bellissima perché ci accorgiamo che era perfetto così come lo avevamo immaginato.
M: Che consigli vi sentite di dare a chi ha un’aspirazione come la vostra?
C: A chi ha un sogno come questo consiglio di seguirlo e di pensare fuori dagli schemi. Dietro il piacere di cucinare c’è tanta dedizione e tanto lavoro, non bisogna avere paura del tempo che occupa, bisogna lasciarsi andare perché è così che si riesce a creare qualcosa. In più, quando trovi i colleghi giusti si può arrivare ad un livello ancora più alto.
N: Con gli stage ho avuto la possibilità di scoprire tanti tipi di cucina. Ho trovato più difficoltà a domandare, quando in realtà, dall’altra parte, fa solo piacere. Il mio consiglio è di chiedere a mente aperta e di avere perseveranza… non farsi abbattere da situazioni difficili, perché passando in cucina diverse ore è naturale commettere degli sbagli. Spesso si perde più tempo a lamentarsi che a risolvere la situazione. Ma, cosa importantissima, avere umiltà. Tutto quello che è stato elencato non si riesce a raggiungere senza umiltà.
M: Quanto è importante per voi il benessere del cliente?
C: È fondamentale, anche quando si è molto impegnati bisogna ricordarsi di dedicare il tempo giusto al cliente. Spesso i clienti sono visti come un numero, questo non va bene. Mi aiuta molto immaginare la persona a me più cara seduta su quella sedia.
N: Il benessere del cliente è la BASE del nostro lavoro. Un cliente che torna è molto soddisfacente. Questo accade quando la gente si sente bene dopo il servizio, se si sente leggera, energica… il benessere parte da questo. Un esempio è quando si va a mangiare la pizza e quella ti rimane sullo stomaco, in quella pizzeria non ci tornerai più. L’intelligenza, a livello culinario, sta anche nel saper lavorare gli ingredienti. Il cliente va curato, se un cliente che viene a pranzo deve tornare a lavorare non bisogna appesantirlo, gli servirà, invece, la giusta carica energica per affrontare il resto della giornata.
M: Il vostro piatto forte?
C: La lista dei piatti cambia spesso, ma ci sono stati dei piatti che sono stati così apprezzati che sono rimasti invariati, come i Bagel. Amber Fit è un piatto equilibrato, senza lattosio. Ogni stagione cambia ed è un piatto su cui si hanno molte aspettative. I panificati sono studiati attentamente dal Sous Chef, superando ogni prova e migliorando sempre di più. In tutto sono una decina.
N: Abbiamo delle linee da seguire nel menù, il risotto di pesce a mio parere è il più apprezzato. Sono di tanti tipi, il Risotto Mazara, il Tricolor… Quest’ultimo è stato il più richiesto. Il mio pensiero è che non si raggiungerà mai la perfezione, questo ricorda che bisogna avere sempre umiltà!